Descrizione
Mercoledì 10 aprile alle ore 17.30, l'ISIA di Faenza ospita la conferenza Tools for After, con la partecipazione dell'architetto e saggista Maurizio Corrado, curatore di Tools for After, Festival della Creatività Italiana promosso dall’Istituto di Cultura Italiana di Melbourne e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri, che ha visto la partecipazione di ISIA Faenza.
La mostra dedicata al design è entrata nel circuito internazionale degli Istituti di Cultura del mondo. La prima tappa si terrà a Beirut, dal 14 marzo al 7 aprile 2024, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Beirut.
Tools For After è un laboratorio di idee, soluzioni, progetti, fantasie, modelli, strumenti per disegnare una mappa collettiva dell’immaginario dell’Antropocene; un’esplorazione collaborativa di possibilità, soluzioni e modi di affrontare la pratica quotidiana, un appello all’utopia, a sviluppare l’immaginario, a proporre idee, a costruire un manuale di sopravvivenza per le prossime trasformazioni del mondo, un atlante di soluzioni, un ventaglio di strategie che coinvolge design, architettura, paesaggio, cinema, alimentazione, scienza, arte, letteratura.
L’arrivo dell’immaginario dell’Antropocene ha puntato l’attenzione sulla dimensione del tempo profondo. Se è vero che noi Sapiens siamo qui da almeno trecentomila anni, allora è utile considerare la nostra storia a partire dall’inizio e non solo dagli ultimi cinquemila anni a cui facciamo riferimento. Questo sposta ogni prospettiva restituendoci una visione che mostra come noi siamo chi eravamo, fatti per stare fuori e per muoverci. Diventa chiaro come quello che chiamiamo civiltà è un evento recente provocato dal cambiamento climatico di diecimila anni fa e getta una luce diversa sul cambiamento climatico oggi in corso. L'Antropocene è un metodo di lettura del reale, dove tutto sta cambiando: l’economia, come pensare e fare cultura, la visione stessa del mondo e del posto dell’uomo nel cosmo. Argomenti, discorsi, paure, necessità, pensieri, regole, scenari su cui è fondata la nostra cultura sono di colpo diventati obsoleti e inutilizzabili. Il punto di non ritorno è dietro di noi, siamo entrati nel dopo.
Ingresso libero
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