Descrizione
Il progetto Cervia Archeologica è un viaggio nel tempo che racconta le radici più profonde del territorio cervese. Un’iniziativa corale, che vede coinvolti l’Università di Bologna, il Comune di Cervia con il MUSA – Museo del Sale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il Gruppo Culturale Civiltà Salinara e il Parco della Salina di Cervia.
Frutto di anni di ricerche e campagne di scavo, il progetto ha portato alla luce importanti testimonianze storiche nei due principali siti di indagine: Cervia Vecchia e Prato della Rosa. Le attività non si limitano agli specialisti: grazie a un ricco programma di open day, anche cittadini e visitatori possono partecipare a visite guidate gratuite per conoscere da vicino i risultati emersi e il lavoro degli archeologi.
Cervia VecchiaUn tempo situata nel cuore della salina, Cervia Vecchia fu abbandonata nel Settecento quando gli abitanti si trasferirono nella zona attuale della città. Oggi, attraverso sondaggi e scavi, si inizia a ricostruire la topografia dell’antica città e a studiarne lo stato di conservazione: un lavoro paziente che restituisce forma e memoria a un passato quasi scomparso.
Prato della RosaIn quest’area, gli archeologi hanno rinvenuto strutture murarie legate a un’area cimiteriale e i resti di un edificio religioso di notevoli dimensioni. Gli studiosi ipotizzano si tratti dell’antica Cattedrale di Ficocle, centro episcopale che precedette la fondazione di Cervia Vecchia, collocandosi quindi in un periodo ancora precedente.
Il progetto Cervia Archeologica non è solo un'indagine sul passato, ma un’opportunità per il presente: un modo per coinvolgere la comunità locale e i visitatori nella scoperta del patrimonio storico, valorizzando il territorio e rafforzando il legame con le proprie origini.
Le visite guidate sono un’occasione per camminare nella storia, osservare i luoghi della ricerca e ascoltare dal vivo le voci di chi ogni giorno lavora per riportare alla luce frammenti di civiltà perdute. Un’esperienza unica tra archeologia, natura e memoria collettiva.
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