Descrizione
di Raffaello Baldini
scene e costumi Maria Donata Papadia, Angela Pezzi
luci Marcello D’Agostino
regia di Alberto Grilli
produzione Teatro Due Mondi
Testo teatrale scritto nel 1993 in lingua romagnola da Raffaello Baldini, poeta di Santarcangelo di Romagna, che per la prima volta veste i panni di drammaturgo.
Sulla scena pochi dettagli: una poltrona, un tavolino, una lampada, un armadio e “Lui”, l’uomo che ininterrottamente parla.
Un uomo comune, vinto dal tormento e dalla nevrosi che passa in rassegna la sua vita.
Una partitura vocale, una cascata di parole in dialetto romagnolo, implacabili e comiche che gli servono per raccontare di sé, del suo paese, la sua gente, i suoi figli, sua moglie, i tradimenti, il suo essere profondamente normale, un piccolo benestante.
Quest’uomo vive finché parla, ma le sue parole diventano presto anima di una realtà vuota.
E quando il flusso s’inceppa, la mente e il cuore scoppiano di solitudine e le parole si strozzano in gola, non gli rimane che reagire urlando disperatamente: zitti tutti!
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